giovedì 9 luglio 2009

The Vegan News




NOVEMBRE 1944

I recenti articoli e le lettere pubblicati su "The Vegetarian Messenger" riguardanti l'uso di prodotti caseari hanno rivelato elementi di prova molto forti per dimostrare che la produzione di tali alimenti comporta uno sfruttamento molto crudele e la macellazione di vite altamente senzienti. La scusa che non è necessario uccidere, al fine di ottenere prodotti caseari è insostenibile per le persone con conoscenza dei metodi di allevamento del bestiame e della concorrenza, che anche gli agricoltori umanitari devono affrontare se vogliono restare in attività. 

Per anni molti di noi hanno accettato, come latto-vegetariani, che l’industria della carne e quella del settore lattiero-caseario fossero connessi, e che in qualche modo si sovvenzionassero l'un l'altro. Sapevamo pertanto che il motivo basato su fondamenti morali per respingere detti alimenti era eccezionalmente forte ed aspettavamo che prima o poi una crisi di coscienza ci liberasse di essi.

Per noi è già arrivato quel momento. Dopo aver seguito una dieta libera da tutti i prodotti alimentari di origine animale, per periodi che variano da poche settimane, in alcuni casi, per molti anni in altri, riteniamo che le nostre idee e le nostre esperienze siano sufficientemente mature per essere utilizzate come prova. L'indiscutibile crudeltà associata alla produzione di prodotti lattiero - caseari ha chiarito che la dieta latto-vegetariana è a metà strada tra la dieta carnivora e una dieta veramente umana e civile,e riteniamo pertanto che, durante la nostra vita sulla terra si dovrebbe cercare di evolvere in misura sufficiente a percorrere questa strada.

Siamo in grado di vedere molto chiaramente che la nostra attuale civiltà è costruita sullo sfruttamento degli animali, così come le civiltà passate sono state costruite sullo sfruttamento degli schiavi, e riteniamo che il destino spirituale dell'uomo nel tempo sarà vedere con orrore l'idea che gli uomini una volta si nutrivano di prodotti derivanti da corpi di animali. Anche se le prove scientifiche possono essere carenti, sospettiamo che il gran impedimento per lo sviluppo morale dell'uomo sta nella sua condizione di parassita nel confronto delle altre forme di vita animale. L’indagine sulle proprietà non materiali (vibrazionali) degli alimenti è appena iniziata, ed è poco probabile che i metodi di ricerca classici saranno in grado di aiutare molto. Ma non è possibile che, eliminando tutte le vibrazioni di origine animale dalla nostra dieta scopriamo non solamente la strada verso uno stile di vita salutare ma anche verso un avanzamento nella nostra capacità intuitiva e psichica sconosciuta fino ad oggi?

Una critica comune è che i tempi non sono ancora maturi per la nostra riforma. Ma possono mai essere abbastanza maturi per una riforma senza che siano stati spinti dalla determinazione dell’uomo? Wilberforce ha forse aspettato che i tempi fossero maturi prima di iniziare la sua lotta contro la schiavitù? Edwin Chadwick, Lord Shaftesbury, e Charles Kingsley hanno forse atteso prima di tentare di convincere l’opinione pubblica dei vantaggi di avere bagni ed acqua pulita? Solamente se avessero dichiarato la loro intenzione di avvelenare tutti avrebbero potuto trovare una maggiore opposizione. C'è un evidente pericolo a lasciare la realizzazione dei nostri ideali ai posteri, perché potrebbero non avere gli stessi ideali. L'evoluzione può essere tanto regressiva quanto progressiva, in realtà sembra esserci sempre una poderosa tendenza a scegliere la strada sbagliata prima che i nuovi canoni siano stabiliti e le nuove visioni rispettate. Per questo motivo abbiamo creato il nostro gruppo, che supponiamo essere il primo della sua natura, , nel nostro paese o in qualunque altro. 

ORGANIZZAZIONE DEL GRUPPO 

I nostri 25 membri sono sparsi in lungo e in largo, e quindi un comitato non è possibile. In mancanza di altri volontari che ho intrapreso le funzioni di On. Segretario, On. Tesoriere, e Sindaco, e se questa Costituzione antidemocratica offende qualcuno, sono aperto a ricevere suggerimenti per qualsiasi sistema che non mi consenta, intenzionalmente o accidentalmente, di sottrarre al gruppo i fondi provenienti da sottoscrizioni di uno scellino un anno! 

Il lavoro del Gruppo inizialmente sarà confinato alla propaganda contenuta nel bollettino. La nostra tesi recentemente ha suscitato un grande interesse e sembra che il bollettino sarà molto letto. Sono già pervenuti molti ordini per i primi quattro numeri e saranno di più quando avremo fatto pubblicità.. JW Robertson Scott, redattore di "The Countryman", ci ha scritto: "Mi piacerebbe conoscere il successo che avete ricevuto nel convincere i consumatori a rifiutare i prodotti a base di latte. Ho sempre pensato che da un punto di vista agricolo il vegetariano si trovasse in una posizione illogica, poiché le uova non possono essere prodotte senza ammazzare i pulcini, né i latticini possono essere economicamente redditizi senza la collaborazione del macellatore." La chiarezza con la quale i vegetariani vedono questa questione è ben rappresentata nel risultato di un recente dibattito organizzato per la Croydon Vegatarian Society (Associazione Vegetariana di Croydon) quando fu approvata quasi all'unanimità la proposta: "I vegetariani devono avere come fine l'eliminazione di ogni latticino." Se ricordiamo bene la votazione fu di 30 voti a favore e 2 contro. 

I nostri membri sono dichiaratamente individualisti, non si intimoriscono facilmente davanti alla critica e sono pieni dello spirito dei pionieri, e sono sicuro che non permetteranno mai che la loro rivista degeneri in un mero prodotto segretariale. Sono tutti invitati a scrivere periodicamente qualcosa per rendere la rivista interessante, utile e provocatoria. Avremmo una serie di articoli, di circa 600 parole, col titolo: “La mia filosofia spirituale" Articoli, lettere, ricette, diete, articoli di stampa, suggerimenti di giardinaggio, consigli sull’educazione dei bambini, annunci (gratis per i soci) sarà tutto benvenuto. Anche le lettere di critiche verso di noi saranno pubblicate. Si tratta di un lavoro davvero pionieristico e se tutti cooperiamo, vedremo con ogni sicurezza un avanzamento nelle abitudini umane, e magari riveleremo verità nutrizionali che altrimenti sarebbero rimaste inaccessibili. Ricordiamo come gran parte della ricerca nutrizionale moderna è promossa da forti poteri e realizzata in laboratori di vivisezione e che per questo motivo abbiamo ancora scarsi dati relativi ai vantaggi dell’alimentazione senza prodotti animali. Sappiamo che gli animali domestici sono quasi tutti malati, pertanto finché il 99,9999% della popolazione consuma i prodotti derivanti da quei corpi malati, come possiamo arrivare a misurare l'effetto che tali alimenti stanno causando? Centinaia di persone che vivono seguendo una dieta strettamente libera di alimenti animali per molti anni ci concederanno dati di inestimabile valore. Il Governo ha concesso sovvenzioni per lavori sociali di minore utilità!

CERCANDO UN NOME

Dobbiamo considerare accuratamente quale deve essere il nome della nostra organizzazione, quello della nostra rivista e come dovremmo chiamarci noi stessi. "Non-latto" si è trasformato in un termine colloquiale, ma è un termine negativo. Inoltre non implica l’opporsi anche all'uso delle uova come alimento. Abbiamo bisogno di un nome che suggerisca il tipo di dieta, e se è possibile che comunichi l'idea che escludendo qualunque alimento di origine animale, la Natura continua ad offrire un incredibile varietà di cibi tra cui che scegliere. "Vegetariano" e "fruttariano" sono associati con diete che permettono i "frutti" (!) di vacche ed uccelli, pertanto sembra che dobbiamo creare ed utilizzare un termine nuovo e più appropriato. Come si può notare questo primo numero del nostro periodico si intitola "Notizie Vegane." Questo è il termine che dobbiamo adottare, la nostra dieta sarà conosciuta come una dieta VEGANA, e noi conosciuti come VEGANI. I suggerimenti al riguardo da parte degli altri membri sono ben accetti . Il vantaggio di avere un titolo breve è ben conosciuta per quelli di noi che, come segretari di società vegetariane devono scrivere la parola “vegetariano” migliaia di volte all’anno. 

I NOSTRI RAPPORTI CON I LATTO-VEGETARIANI

L'obiettivo del nostro gruppo è una riforma che riteniamo morale, sicura e logica. Per ottenere questo dobbiamo, logicamente, spiegare in modo convincente perché condanniamo l’uso dei prodotti caseari e delle uova. In cambio ci aspettiamo di venire criticati. Non ci riguarderà se non riusciremo a convertire gli altri, ma crediamo che sarà loro preoccupazione se, nel profondo del loro cuore, sanno che abbiamo ragione. In ogni caso, non ci deve essere alcun astio tra noi e i “latto-”. Siamo tutti d’accordo che il latto-vegetarianismo ha un posto rilevante nell’evoluzione della dieta, e per questa ragione molti di noi spendono molto tempo lavorando per la causa latto-vegetariana. Negli ultimi anni le due società nazionali vegetariane hanno lasciato molto spazio nelle loro riviste alla questione dell’uso di prodotti latto-caseari, a abbiamo tutte le ragioni di credere che daranno importanza al nostro lavoro e che occasionalmente ne parleranno. ( Prima di istituire il nostro gruppo, il suggerimento è stato quello di creare una sezione da The Vegetarian Society facente parte della stessa. La proposta è stata accolta con successo dal Comitato, che ha deciso che il lavoro della società debba essere rivolto al compito di abolire il consumo di carne, e che ogni sezione del gruppo fosse libera di agire come un organismo indipendente. La necessità di dimostrare che è possibile vivere senza latticini, è troppo importante perché qualsiasi latto-vegetariano lo ignori. Accettare il compromesso del latto-vegetarianismo come una soluzione alimentare soddisfacente significa accettare una sequenza di orribili INCIDENTI di macellazione come inevitabile disegno divino. Non c’è bisogno di aggiungere che comporterebbe l’accettazione dell’immagine di un uomo adulto attaccato alla mammella di una mucca come se fosse un dignitoso e razionale disegno della Natura! 

Senza pretese di auto-giustizia, ci sentiamo in una posizione forte nel criticare il latto-vegetarismo, perché il peggio che possiamo dire sarebbe comunque una ripetizione di critiche già mosse contro noi stessi. Pertanto possiamo esprimere la verità come la vediamo e sentiamo e se i nostri amici vegetariani dovessero respingere le nostre idee, speriamo che non rifiutino noi per il nostro consiglio. 

PER QUANTO CI CONCERNE 

Per quanto siamo a conoscenza, ogni membro del nostro gruppo ha scartato l'uso di prodotti lattiero-caseari per motivi etici. Conosciamo le teorie nutrizionali ortodosse ed esercitando la nostra convinzione morale troveremo come confutarle. Lo faremo senza paura perché sentiamo che una filosofia morale combinata con un po' di buonsenso è una guida più razionale delle teorie uscite dai laboratori di vivisezione. Noi non accettiamo che un'adeguata nutrizione debba necessariamente violare la coscienza. 

Ci chiediamo se i dietologi che tessono le lodi delle proteine animali abbiano mai provato a vivere seguendo una dieta priva di tali proteine, e se non l'hanno fatto, non riusciamo a comprendere come possano sostenere le loro sentenze. Sappiamo che secondo la sua anatomia l’uomo è indubbiamente frugivoro. Sappiamo che bere il latte da parte degli adulti è un assurdità che la Natura non ha mai preso in considerazione.. Sappiamo che possiamo stare altrettanto bene con o senza latticini. Sappiamo che almeno il 40% delle vacche soffrono di tubercolosi. Sappiamo che la pastorizzazione del latte consente ai commercianti di vendere latte “fresco” anche dopo diversi giorni. Sappiamo ciò che accade a coloro che si nutrono delle 'nutrienti proteine di prima classe' consigliate dai dietologi ortodossi: quasi tutti muoiono di malattia. Il cielo ci aiuti se la nostra dieta ci provocasse qualcosa di simile! 

Oltre a dire che stiamo 'Molto bene, grazie', consideriamo che sia giunto il tempo, magari un po’ prematuramente, di lodare la superiorità fisiologica della nostra dieta. Con umiltà, il vostro Segretario è in grado di affermare che egli può ormai percorrere in bici 230 miglia in un giorno, a differenza di anni fa, quando lui stesso si alimentava con il latte e le uova ed era pronto per andare a dormire dopo metà di quella distanza. Può anche lavorare per dieci ore al giorno senza sentire nessuna differenza al mattino dopo, ma dobbiamo essere cauti nel fare queste affermazioni altrimenti il resto del mondo che ci sente dire ciò si aspetta di trovare dei giganti di due metri robusti e muscolosi che sono immuni a tutti i mali della carne. Possiamo essere sicuri che anche solo un brufolo che vada a intaccare la bellezza della nostra forma fisica, sarà per gli occhi del mondo la prova che la colpa è nostra in quanto non mangiamo “vero cibo”. Rispetto ad un brufolo la piaga delle grandi malattie che ora devasta quasi tutti i membri della società civilizzata (che vivono di “vero cibo”) passa inosservata. Dobbiamo essere preparati per fare di fronte alle critiche! Nei nostri momenti di riflessione non possiamo pensare che nella vita esistono rischi molto più grandi che vivere di insalate, frutta fresca, frutta a guscio e cereali integrali. Non possiamo certo sperare di essere classificati come giganti morali perché abbiamo scelto di vivere con una dieta così chiaramente positiva per la propria salute. 

Supponendo che alcuni membri del gruppo vogliano corrispondere tra di loro, proponiamo di pubblicare nel nostro prossimo numero I loro nomi e indirizzi. Ogni membro che preferisce non essere incluso nell’elenco, deve farmelo sapere.

Abbiamo sentito che un opuscolo dove ci si opponeva all’uso del latte è stato scritto 40 anni fa da uno specialista di Harley Street. Per caso qualcuno è a conoscenza di particolari su questa pubblicazione? 

PER QUANTO CONCERNE CHI NON E’ ANCORA CON NOI

Siamo d'accordo che eliminare tutti i latticini potrebbe creare difficoltà personali che variano da un individuo all'altro. Ci rendiamo conto anche che i giorni nostri non sono i tempi più semplici per attuare un cambiamento, ma riteniamo che nel gettare le fondamenta del nostro Movimento adesso, molti si uniranno a noi come esempio di un “obbiettivo di pace”. Sappiamo che esiste un po’ di confusione nelle menti dei vegetariani, in genere riguardante l'uso di caglio per il formaggio, e questa sembra essere la più lampante incoerenza nella dieta latto-vegetariana, suggeriamo quindi di fare come noi ed eliminare il formaggio. Il nostro amico e collega Dugald Semple ci dice che non ha mai assaggiato il formaggio, e che quindi non può essere considerato come un elemento essenziale per il corpo e l'anima! I prossimi passaggi dell’editoriale di questo numero di “the vegetarian news” non consentono altri argomenti: " La maggior parte dei vegetariani è senz'altro consapevole che l'uso di caglio per la produzione di formaggio è sempre stato un problema per chiunque abbia dei principi morali umanitari, dal momento che occorre l’uccisione del vitello per ottenere il caglio. In assenza di una valida alternativa vegetale per il caglio molti vegetariani si astengono del tutto dal cibarsi di formaggio, fatta eccezione per qualche varietà casalinga da dove probabilmente la maggior parte dei vegetariani trae la propria razione di formaggio quotidiana e cerca di non pensare all’incidenza del caglio nella sua preparazione. Ma i moralisti devono dissipare le proprie energie cercando di non pensare a queste cose? 

Durante la guerra tutte le uova sono sparite, e l’uomo ha potuto facilmente rinunciare ad esse senza problema e senza nessun senso di perdita, se uno si sofferma a pensare che alla fine sono feti abortiti! 

Eliminare il latte presuppone indubbiamente una maggiore difficoltà. Il latte di mandorle è un buon sostituto, benché non vada molto bene per il tè,(cosicché elimina il tè ed aggiungi altri dieci anni alla tua vita!)

Quelli di noi che hanno vissuto lunghi periodi senza latticini possono affermare che siamo sani e forti; che godiamo del nostro cibo come mai e che una volta che la nuova dieta è stata organizzata, rapidamente la visione e l'odore del latte spariscono dalla nostra mente.
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"L'incidenza di malattie di un tipo ed un altro continua essendo un fattore limitante nella produzione di latte, oltre a supporre perdite per il fattore. La tubercolosi è una delle maggiori fonti di problemi, e come affermava recentemente un assistente al Farmer Club: non abbiamo ottenuto nessun progresso al riguardo durante gli ultimi 40 anni"


 Tratto da The Vegan News 1944 
Tradotto da Paola Jorioz

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